Noemi, l’Irlanda e la riscoperta dei piccoli gesti

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Noemi
Noemi in un tratto di costa vicino Liscannor (di fronte le isole Aran)

Italiani Cork ha scovato per voi una storia d’amore di quelle pure e genuine, di quelle che è raro trovare ancora oggi, ma che tutti sognano…quella con una terra, l’Irlanda, che cattura da sempre il cuore di chi la visita. Noemi Biagiola, studentessa in Erasmus a Cork, ci racconta come è nato questo amore che, anche se destinato ad avere un termine, una vera fine non la avrà mai.

 

Ciao Noemi! Da quanto tempo ti trovi in Erasmus a Cork e fino a quando rimarrai qui?

Ciao Greta, sono arrivata a Cork la sera del 24 Agosto dopo un lungo viaggio iniziato in macchina, continuato in aereo e concluso in autobus nel tragitto Dublino-Cork. Il rientro è previsto per il 21 Dicembre, giusto in tempo per passare il Natale tra famiglia e amici.

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Noemi in un tratto di costa vicino Liscannor (di fronte le isole Aran)

 

Cosa studi in Italia e cosa ti ha portato a scegliere l’Irlanda come meta per il tuo Erasmus?

In Italia sono iscritta al corso di Laurea Magistrale in Scienze Forestali, dei Suoli e del Paesaggio (FORESPA) dell’UNIVPM ad Ancona. Per il secondo ed ultimo anno ho scelto di partecipare al progetto Erasmus+. Quando si prende una decisione del genere ognuno ha il suo “perché”. Il mio era abbastanza particolare dato che questo Erasmus avrebbe rappresentato la prima volta all’estero nonché la prima volta in aereo.  Ho scelto l’Irlanda come meta per diversi motivi. Prima di tutto l’University College of Cork ha molte materie in tema ambientale e puoi migliorare l’inglese sia all’interno dell’università che nella vita di tutti i giorni. Poi anche i racconti di chi aveva già visitato quest’isola, i  libri e le canzoni ispirati a questa terra hanno praticamente scelto per me.

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Giant’s Causeway

 

Cosa ti ha colpito di più dell’Irlanda?

Appena arrivata in Irlanda ho subito notato la cordialità e disponibilità del popolo irlandese. Qui ho riscoperto dei piccoli gesti che ultimamente si sono andati dimenticando, come sorridere quando si incrocia lo sguardo di qualcuno e chiedere scusa, o meglio “sorry”, anche quando sai di aver ragione. Un’altra cosa che apprezzo di questo Paese sono i pub caratteristici, che ti immergono in un’atmosfera magica, specialmente se ospitanti una band di musica folk e illuminati da luci natalizie. Infine non posso non amare la straordinaria diversità che la natura offre: spiagge, pascoli, boschi e la geologia che si manifesta con le impetuose Cliffs che si affacciano sull’ Oceano nella costa Ovest e con altrettanto surreali formazioni di basalto colonnare nel Nord Irlanda. Insomma, paesaggi mozzafiato resi, a mio parere, ancora più poetici dalla ormai famosa pioggia.

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Noemi alle Cliffs of Moher, Galway

 

Quali sono gli aspetti positivi e quali quelli negativi che si riscontrano durante un Erasmus, secondo la tua esperienza?

Credo che l’Erasmus sia un’ottima occasione per migliorare le proprie conoscenze linguistiche ed accademiche, per integrare la propria cultura con quella di un altro popolo e anche per conoscere nuove persone. Quest’ultimo fatto rappresenta anche il suo lato negativo, quello triste, che a periodo terminato ti costringe a riassumere in un “goodbye” tutte le emozioni condivise con chi è stato parte della tua vita, seppur per qualche mese. Amore a parte, una difficoltà non di poco conto è stata la ricerca di un alloggio a Cork. Fortunatamente, sin dal mio arrivo in città, sono stata assistita dall’agenzia EazyCity Cork, che ringrazio perché ha sempre provveduto al mio comfort all’interno della casa.

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Spillando una perfetta pinta di Guinness presso il Guinness Storehouse di Dublino

 

Qual è il più grande consiglio che daresti ad un giovane italiano pronto a lanciarsi in un’esperienza Erasmus qui a Cork?

Ad un giovane come me, pronto ad affrontare un’esperienza del genere a Cork, direi intanto di dimenticare il concetto di ombrello e sostituirlo con una buona giacca impermeabile; poi ci tengo ad avvisarlo della frase “How are you?”, perché io ho impiegato mesi a scoprire che è solo una formalità, quindi meglio non iniziare a raccontare la storia della propria vita. Scherzi a parte, il mio più grande consiglio è quello di affrontare la vita con uno spirito positivo, accettando sia le cose belle che quelle brutte (perché ce ne saranno), facendo così la differenza sulla qualità del proprio vissuto. Tuttavia non vorrei svelare troppo perché credo che sia più salutare per la propria anima sperimentarlo a cuore aperto. Come ultima cosa, però, se si sceglie di venire in questo paese, si deve essere pronti per il ‘craic’, dove solo in Irlanda puoi avere!

Noemi Biagiola

A cura di Greta Gontero

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